Babborazzo e Calcifer AM


DESCRIZIONE Dopo una lunga assenza, dovuta all’inedia e a qualche serie tv di troppo, eccomi qua ancora una volta per una splendida avventura sui Monti Pisani! Oggi partiamo dalla superba Certosa di Calci, location ben più suggestiva del parcheggio per scambisti di via Oberdan.
Procediamo sul selciato in direzione dell’ingresso e girando a DX, proseguiamo su via della Certosa. In fondo alla strada giriamo a SX, seguendo le indicazioni per Montemagno. A dirsi è facile ma a pedalarsi è un’altra faccenda. VIA CASTELLANA e VIA DEL CHIASSO costituiscono assieme un drittone assolato tra i peggiori del versante calcesano.
A Montemagno proseguite sulla VIA EUGENIO III (non è che poi ci siano tutte ste strade) che procede verso la parte alta del paese per poi curvare a SX e farsi più pianeggiante; troverete un paio di fonti d’acqua. Fuori paese seguite la strada principale proseguendo sempre in salita. La strada si trasformerà in sterrata bianca dalla pendenza a tratti molto impegnativa (soprattutto se, per compensare il pene corto, vi sarete comprati un trattore da 15kg come il sottoscritto).
Dopo un brevissimo (ma mortale) strappo in salita su cemento girate a DX e , dopo poco più di 200m prendete la deviazione a SX (c'è un albero con un piccolo cartello con scritto "attenzione"). Da qui in poi seguirete un lungo tratto di carrareccia in buone condizioni che lentamente vi porterà verso la strada asfaltata panoramica che sale su da Calci…….tutto questo però solo dopo aver attraversato un centinaio di metri di asparago selvatico misto a rovi che vi ridurranno in brandelli.
Una volta guadagnato l’asfalto (come il naufrago la riva) continuate a salire fino all’affascinante (e sinistro) RESORT LE PORTE. Non trovate il coraggio per dire a vostra moglie che non l’amate più come un tempo? Portatela a cena alle Porte. Lei capirà!……però vi assicuro…. lo capirà ancora meglio se ce la porterete il venerdì sera quando il frastuono del Karaoke (paragonabile solo ai tempi d’oro degli ACDC) marcherà indelebilmente la distanza che ormai vi separa.
Imboccante quindi la carrareccia che passa sotto al “ristorante” e procedete in piano verso la località Zuffone dove troverete l’imbocco della prima discesa dell’itinerario. Il sentiero si biforca subito all’inizio:
- procedendo dritto (sulla sx) scenderete  il BABBORAZZO ….un sentiero  ripido e prevalentemente terroso con qualche passaggio su roccia
- girando a DX percorrete il BABUS……che scende più dolcemente in costa alternando terra e rocce. Dopo la passerella in legno questa variante si ricollega al Babborazzo.

Il sentiero quindi procede alternando ripidi di roccia a tratti più scorrevoli e discende incrociando più volte la carrareccia da cui siete saliti. Il percorso termina alla Chiesetta di Montemagno. Se avete il manubrio di larghezza superiore ai 760mm probabilmente rimarrete incastrati tra le macchine che affollano lo spiazzo antistante la chiesa.
Dopo esservi rifocillati sotto lo sguardo severo di Papa Eugenio III, scendete sull’omonima via e girate a SX ripercorrendola in senso contrario all’andata. In corrispondenza della curva a DX imboccate sulla sinistra la stretta via SAN MARTINO. Seguite quindi le indicazioni per la VERRUCA. Il primo tratto della risalita per la Fortezza è dannatamente duro per l’alternanza di brevi strappi alternati a tratti dalla pendenza comunque ragguardevole. Il baccalà coi porri della sera prima non migliorerà la situazione.
Fortunatamente l’ultima parte è quasi pianeggiante ed ombreggiata. Di li a poco arriverete a PRATO CECCOTTINO, un importante crocevia già descritto in altri percorsi. Pedalate verso ovest in direzione Fortezza e dopo il breve strappo su roccia tenete la DX seguendo la carrareccia che costeggia a Nord la Verruca. Qui, dopo un breve saliscendi , troverete sull’ultimo tratto in salita l’imbocco sulla DX del famigerato CALSIFER. Il single track scende insidioso come serpente sgusciando via tra una miriade di tornanti e rocce. Che lo si ami o lo si odi in ogni caso è un sentiero che lascia il segno (io ne ho più d’uno……sul fianco, sulla coscia, sul braccio ecc….ecc….). Attualmente (Ottobre 2016) è discretamente devastato. Le prime piogge lo hanno scavato facendo affiorare maggiormente le rocce, ad ogni modo mantiene sempre il suo fascino essendo uno dei pochi sentieri liberi da vegetazione e che offre una spettacolare vista su buona parte del versante sud del Monte Pisano. Nel video percorro, insieme ai rincoglioniti del PIMPA RIDE TEAM, la variante USCITA GROTTI (la più impegnativa……deh!).
Una volta sbucati dalla siepe procedete in discesa verso il paese per poi girare a DX in VIA CENTOFANTI e quindi a SX in VIA DELLA CERTOSA, punto di partenza del nostro itinerario.

COMMENTO giro impegnativo sia in salita che in discesa. Consiglio agli enduristi puri e debosciati in genere di salire in alternativa dalla panoramica di Calci. Grossomodo il tempo che impiegherete a salire su asfalto sarà lo stesso ma con un netto risparmio di madonne. Consiglio come bivacco finale l’area picnic antistante la Certosa.

18.6km 948m+



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